Nonostante la siccità, le visite si fanno più frequenti e si inizia così a prendere quegli accorgimenti necessari per affrontare al meglio l'inizio delle fioriture. Cosa si controlla fin da subito? Si devono controllare se le famiglie, di api, hanno "svernato" bene, cioè se sono pronte a ripartire con la raccolta senza grossi problemi. Il primo passo, perciò, sarà quello di valutare le condizioni di ogni singola famiglia. Può succedere però, che non si sia operato nel modo migliore o che per qualsiasi motivo, ci si ritrova con famiglie deboli o addirittura morte. Nel primo caso si apportano i dovuti accorgimenti, rinforzando, se possibile, le famiglie deboli con alcune più forti. Questo è necessario per arrivare a inizio fioritura con un apiario omogeneo. Aprendo le casse si osservano il numero di api sui telaini; da qui è possibile definire se un alveare è debole o forte. Una famiglia "media" dovrebbe coprire pressapoco 5 telaini.
Il passo successivo è controllare la covata. Se si ha una covata estesa su tutto il telaino è segno di una famiglia forte con una buona regina. In caso contrario se la covata è disomogenea è molto probabile che la regina sia inefficiente o vecchia, portando così a un rapido indebolimento della famiglia.
Come dicevamo prima ci si ritrova di fronte ad una casetta debole, si dovrà procedere con il restringere la famiglia o inserire alcuni favi con più scorte prelevati da famiglie più forti.
Un'altra operazione da fare, è la selezione dei favi da sostituire, molto importante per favorire una corretta igiene dell'alveare e per prevenire malattie.
Il tempo è ora più clemente e queste procedure devono essere effettuate nelle ore più calde ( al mattino le temperature sono ancora rigide) così le nostre api non vengono messe a rischio da bruschi colpi d'aria fredda all'apertura dell'arnia, permettendo così un accurata ispezione dell'apiario.
IL MIELE IN CUCINA: La nostra esperienza ad un corso di cucina, abbiamo visto che parlare solo di “miele” al singolare non basta.In cucina, così come in natura, è più corretto parlare di mieli. Varietà che rappresentano le diverse peculiarità del nostro territorio e che allo stesso tempo sono delle ottime alleate per realizzare piatti gustosi e creativi.